Meteo, nevicate straordinarie. Italia in attesa, ma c’è una novità

Il meteo di queste settimane sta suscitando grande interesse e qualche perplessità riguardo all’inverno che stiamo vivendo in ITALIA. Secondo la STATISTICA, la TEMPERATURA media stagionale fino a ora non si è mantenuta sui valori abituali, risultando in molti casi superiore alla norma di riferimento. Ma qualcosa è cambiato nel mese di febbraio, specialmente al […] Meteo, nevicate straordinarie. Italia in attesa, ma c’è una novità

Feb 16, 2025 - 14:47
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Meteo, nevicate straordinarie. Italia in attesa, ma c’è una novità

Il meteo di queste settimane sta suscitando grande interesse e qualche perplessità riguardo all’inverno che stiamo vivendo in ITALIA. Secondo la STATISTICA, la TEMPERATURA media stagionale fino a ora non si è mantenuta sui valori abituali, risultando in molti casi superiore alla norma di riferimento. Ma qualcosa è cambiato nel mese di febbraio, specialmente al NORD ITALIA, dove l’ANOMALIA termica si è ridotta per via di un naturale e progressivo aumento dei valori medi, tipico di questo periodo dell’anno.

 

Molte persone si sono chieste se non sia già arrivata una sorta di PRIMAVERA anticipata, complici le giornate più luminose e qualche TEMPORALE fuori stagione. Tuttavia, nei fatti, non bisogna lasciarsi ingannare: proprio nel mese di febbraio – in passato – si sono verificate infiltrazioni d’aria più fresca, con flessioni improvvise della TEMPERATURA e fenomeni meteo anche violenti. Nel resto della PENISOLA, in particolare al SUD e nelle isole maggiori, l’inverno si è manifestato con valori termici in certi momenti addirittura più miti, facendo percepire la sensazione di un RISCALDAMENTO assai precoce.

 

La RADIAZIONE SOLARE inizia gradualmente a essere più intensa proprio in febbraio, fornendo quell’energia supplementare che incide sul clima. Anche per questo motivo, nel NORD ITALIA, si è assistito a fenomeni meteo fuori dall’ordinario, come TEMPORALI in VALPADANA capaci di abbassare bruscamente la TEMPERATURA e generare episodi di GRAGNOLA.
Parallelamente, la copertura nevosa complessiva dell’EMISFERO risulta tra le più estese degli ultimi vent’anni, stando alle rilevazioni più aggiornate. È un dato sorprendente, poiché induce a riflettere su come mai in ITALIA, soprattutto in pianura, si sia osservato un numero esiguo di NEVICATE. Il contrasto tra la COPERTURA NEVOSA record a livello planetario e la scarsità di episodi nevosi sulle nostre zone pianeggianti dipende da diversi fattori climatici e circolatori, inclusi gli impulsi di aria fredda che non hanno raggiunto in modo significativo la PENISOLA nella fase culminante della stagione.


Febbraio, notoriamente, tende a far registrare un graduale aumento della TEMPERATURA media, specialmente al NORD: il SOLE inizia a salire più alto sull’orizzonte e si passa progressivamente dai rigori di dicembre e gennaio a un quadro di relativa mitezza. Ma non sono mancati fenomeni meteo instabili, con TEMPORALI improvvisi e perfino precipitazioni nevose ad alta variabilità, come la già citata GRAGNOLA.
Basti pensare a quanto accaduto a MILANO in venerdì 14, quando con una TEMPERATURA che ra di 10 °C è precipitata a 3 °C nel giro di poche decine di minuti, con la comparsa di precipitazioni intense di NEVE a GRANI (gragnola). Questo episodio mette in luce quanto l’inverno non sia affatto svanito, sebbene a tratti sembri in ritirata.

 

La COPERTURA NEVOSA sull’EMISFERO boreale è la più estesa da diversi decenni e la differenza con il record precedente è significativa. Ciò corrobora le ipotesi formulate dagli esperti sul potenziale di instabilità nei mesi successivi. Pur se in ITALIA le grandi ondate di gelo non hanno trovato sbocco adeguato, le masse d’aria fredda possono ancora interferire con le condizioni meteo nella prima parte della PRIMAVERA.
Al contempo, la diminuzione del VORTICE POLARE apre nuovi scenari. Quando questo si indebolisce, aumenta il rischio di scambi meridiani e, di conseguenza, la possibilità di infiltrazioni di aria più fredda verso latitudini temperate.

 

Marzo, dal punto di vista meteorologico, segna l’inizio formale della PRIMAVERA, ma non è raro che porti con sé ondate di aria fredda: l’inverno può riaffacciarsi, talvolta anche fino ai primi di aprile. Le PREVISIONI a medio e lungo termine oltre il settimo giorno di validità possono subire rivoluzioni complete, mostrando ancora fenomeni meteo violenti o repentini cali termici, specialmente se si somma il fattore di variabilità legato al RISCALDAMENTO della STRATOSFERA.
A testimonianza di ciò, basta un piccolo episodio come quello di MILANO, dove una giornata apparentemente mite ha ceduto il passo a un TEMPORALE inaspettato con GRAGNOLA, per ricordarci che la variabilità è una caratteristica intrinseca della nostra regione geografica.

 

 

In conclusione, il meteo in ITALIA non offre certezze definitive sulla fine dell’inverno e sull’inizio di una vera PRIMAVERA stabile. Da un lato assistiamo a TEMPERATURE più alte e a un aumento della RADIAZIONE SOLARE, dall’altro continuiamo a osservare eventi meteo che possono creare sbalzi termici improvvisi e fenomeni localizzati. La coperta nevosa record dell’EMISFERO indica che molto può ancora accadere. Ecco perché sottolineare l’imprevedibilità del meteo è più che mai importante, poiché la sorpresa può sempre essere dietro l’angolo.

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