Meteo, fine FEBBRAIO da record? Ecco cosa dicono gli esperti
L’Alta Pressione domina la scena, con un’influenza ben consolidata che garantisce stabilità atmosferica su gran parte del territorio. Tuttavia, nonostante questa apparente calma, non si può ancora parlare di primavera anticipata. Le temperature restano contenute, soprattutto nelle ore notturne, quando il freddo si fa sentire a causa delle inversioni termiche e di lievi infiltrazioni di […] Meteo, fine FEBBRAIO da record? Ecco cosa dicono gli esperti

L’Alta Pressione domina la scena, con un’influenza ben consolidata che garantisce stabilità atmosferica su gran parte del territorio. Tuttavia, nonostante questa apparente calma, non si può ancora parlare di primavera anticipata. Le temperature restano contenute, soprattutto nelle ore notturne, quando il freddo si fa sentire a causa delle inversioni termiche e di lievi infiltrazioni di aria più rigida lungo il bordo orientale dell’anticiclone.
Nel corso del weekend e nei primi giorni della prossima settimana, l’alta pressione si rafforzerà ulteriormente, mantenendo condizioni di tempo stabile e cieli per lo più sereni. Tuttavia, mentre febbraio si avvia alla conclusione, si iniziano a intravedere segnali di un possibile cambiamento meteo a livello europeo. Lo sguardo deve necessariamente spostarsi verso l’Atlantico settentrionale, dove una serie di perturbazioni potrebbero iniziare a farsi strada verso il Mediterraneo.
I modelli previsionali suggeriscono che, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, l’anticiclone potrebbe gradualmente traslare verso ovest, lasciando così scoperto il Mediterraneo centrale e consentendo l’ingresso di aria più umida e instabile di origine oceanica. Se questa tendenza verrà confermata, il primo effetto sarà un peggioramento del tempo, con il ritorno di nubi, precipitazioni e un generale calo delle temperature.
L’aria in arrivo potrebbe avere una componente polare marittima, il che significa che non si tratterà di un freddo particolarmente intenso, ma comunque sufficiente a determinare un clima più dinamico e instabile. La risposta del Mediterraneo non tarderebbe ad arrivare: la maggiore umidità presente nell’area potrebbe dare vita a sistemi ciclonici secondari, capaci di portare piogge abbondanti e, con esse, i primi temporali di stagione.
Un aspetto da non sottovalutare sarà il ritorno della neve, specialmente sulle zone montuose, dove le precipitazioni potrebbero risultare copiose. In questo contesto, l’arrivo di marzo potrebbe mostrarsi subito piuttosto movimentato, allontanando almeno temporaneamente l’idea di una primavera mite e stabile.
Ma non è tutto: le proiezioni più a lungo termine ipotizzano che il primo affondo perturbato possa aprire la strada a un secondo peggioramento, questa volta con caratteristiche più marcatamente invernali. Se ciò dovesse avvenire, marzo potrebbe rivelarsi un mese più turbolento del previsto, confermando la sua fama di periodo dal clima incerto e variabile.
Dunque, per chi attende con impazienza l’arrivo della primavera, il consiglio è di non abbassare la guardia: l’inverno potrebbe avere ancora qualche carta da giocare. Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare l’evoluzione della situazione per capire se davvero l’anticiclone cederà il passo a una fase più instabile e dinamica. Quel che è certo è che la meteorologia non smette mai di sorprendere e che marzo potrebbe regalare scenari inaspettati e colpi di scena in termini di condizioni meteo-climatiche.
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