Meteo: crisi Vortice Polare in tilt, a Marzo gelo e neve in vista
Febbraio sembrava indirizzato verso una svolta meteo invernale che invece non si concretizzerà appieno, almeno sull’Italia. Il gelo non riuscirà a dilagare sul Mediterraneo, nonostante una configurazione barica propizia grazie all’anticiclone scandinavo e quello russo. L’indebolimento del Vortice Polare non basta. I flussi d’aria gelida sembrano seguire una rotta più orientale andando a […] Meteo: crisi Vortice Polare in tilt, a Marzo gelo e neve in vista

Febbraio sembrava indirizzato verso una svolta meteo invernale che invece non si concretizzerà appieno, almeno sull’Italia. Il gelo non riuscirà a dilagare sul Mediterraneo, nonostante una configurazione barica propizia grazie all’anticiclone scandinavo e quello russo. L’indebolimento del Vortice Polare non basta.
I flussi d’aria gelida sembrano seguire una rotta più orientale andando a colpire solo il Centro-Est Europa. Come mai questo stravolgimento? Le dinamiche con correnti da est sono in genere meno precedibili e quindi maggiormente soggette a forti variazioni anche quasi in prossimità dell’evento.
Il flusso atlantico che spinge da ovest contrasterà l’arrivo del gelo in direzione dell’Italia, proprio quando l’occasione sembrava ghiotta e a portata di mano per la prossima settimana. Il grande freddo sembra mantenersi troppo ad est, con le correnti atlantiche che potrebbero prendere il sopravvento.
Considerare l’Inverno concluso ci sembra però un azzardo per quanto fra poco più di due settimane ci sarà di fatto l’apertura della Primavera Meteorologica. Le previsioni meteo dei modelli matematici indicano un potenziale evento di riscaldamento del Vortice Polare di notevole intensità. Ciò lascia aperti molti scenari.
Il riscaldamento in stratosfera, ancora da definire, potrebbe essere simile a quello verificatosi nel 2018, sempre a Febbraio. Se così fosse, si potrebbe concretizzare un significativo abbassamento delle temperature con precipitazioni nevose in diverse aree d’Europa, oltre all’avvento di altro gelo.
Eventuale stratwarming potrebbe palesare i suoi effetti nella prima parte di Marzo
Gli effetti potrebbero palesarsi non prima di fine Febbraio e fino ai primi di Marzo, se non più avanti. È importante ricordare, però, che si tratta di proiezioni e non di certezze. Il processo di stratwarming così definito suscita grande interesse nella comunità scientifica ed è oggetto di continui studi.
Quando si verifica un riscaldamento in stratosfera, la prima conseguenza è la destabilizzazione del Vortice Polare Stratosferico (VPS). Un riscaldamento molto intenso può causare una trasformazione del VPS da una forma circolare a una ellittica fino addirittura a spezzarlo in due nuclei, la cosiddetta bilobazione.
Tale evento è noto come Major Midwinter Warming (MMW) e vale la pena citarlo in quanto si è verificato nel Gennaio 2012, prima della famosa ondata di gelo del mese successivo. Un fenomeno simile avvenne esattamente il 12 Febbraio 2018 e fu il preludio al gelo di fine mese in Europa.
Al momento non possiamo certo fare ipotesi, ma se questo riscaldamento stratosferico andasse in porto, la prima parte di Marzo potrebbe mostrare un volto invernale con una nuova spinta altopressoria verso nord. Tutto ciò favorirebbe un pattern di tipo Weikoff, con aria fredda in rotta fino alle medie latitudini.
Naturalmente le conseguenze sul Mediterraneo sarebbero tutte da vedere e non necessariamente improntate a gelo e neve, anche se aumenterebbero le chances. Non possiamo quindi dare l’Inverno ancora per spacciato e dobbiamo seguire passo, passo l’evoluzione della situazione meteo generale.
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