Meteo: Anticiclone bloccato, Maltempo senza via di fuga
L’evoluzione meteo dei prossimi giorni lascia intravedere un quadro piuttosto turbolento per l’Italia, con una configurazione atmosferica anomala che potrebbe alimentare condizioni di maltempo persistente. A partire da domenica 9 marzo, il nostro Paese sarà interessato da una serie di perturbazioni che, a intervalli, potrebbero accompagnarci almeno fino alla metà del mese. Alla […] Meteo: Anticiclone bloccato, Maltempo senza via di fuga

L’evoluzione meteo dei prossimi giorni lascia intravedere un quadro piuttosto turbolento per l’Italia, con una configurazione atmosferica anomala che potrebbe alimentare condizioni di maltempo persistente.
A partire da domenica 9 marzo, il nostro Paese sarà interessato da una serie di perturbazioni che, a intervalli, potrebbero accompagnarci almeno fino alla metà del mese.
Alla base di questa dinamica c’è una particolare disposizione delle figure bariche a livello emisferico, che favorirà l’arrivo di impulsi perturbati e, potenzialmente, anche di una massa d’aria fredda tardiva.
L’elemento chiave di questa fase sarà la presenza di un anticiclone posizionato tra l’Islanda e il Mar di Norvegia, una collocazione insolita che avrà conseguenze dirette sulla circolazione atmosferica europea.
Questo blocco anticiclonico modificherà il comportamento delle correnti occidentali, riducendone l’influenza e creando le condizioni per una spaccatura del vortice polare. Il risultato sarà una maggiore instabilità sulle medie latitudini, con un flusso freddo in discesa dalla Scandinavia verso il cuore del continente. Questa massa d’aria potrebbe lambire anche il Nord Italia, interagendo con le depressioni atlantiche che si succederanno a più riprese.
Lo scenario che si delineerà sarà quindi caratterizzato da una combinazione di fattori in grado di intensificare il maltempo. Le perturbazioni in arrivo dall’Atlantico, alimentate dal contrasto con l’aria più fredda, potrebbero risultare particolarmente attive, dando origine a precipitazioni abbondanti e localmente intense.
Le regioni più esposte a questa fase instabile saranno quelle del Nord e del versante tirrenico, dove le piogge potrebbero essere frequenti e superiori alle medie stagionali. Il rischio di fenomeni severi, come nubifragi e temporali particolarmente intensi, sarà quindi elevato in diverse zone del Paese.
Dal punto di vista termico, il freddo vero e proprio potrebbe farsi sentire soprattutto nella fase conclusiva di questo periodo di instabilità, intorno alla metà di marzo. Anche se un’ondata di gelo particolarmente marcata appare al momento improbabile, la possibilità di un raffreddamento tardivo, associato a un afflusso d’aria più fredda dal Nord Europa, resta concreta.
Questo potrebbe portare a un temporaneo calo delle temperature, soprattutto nelle regioni settentrionali e nelle zone interne del Centro, con la possibilità di nevicate a quote relativamente basse sui rilievi alpini e appenninici.
L’anomalia nella distribuzione dei fenomeni prevista dai principali modelli meteorologici è un ulteriore elemento da considerare. Tra il 10 e il 16 marzo, l’Italia, insieme alla Spagna occidentale e al Portogallo, risulterà tra le aree maggiormente esposte a precipitazioni ben superiori alla media climatologica del periodo.
Questo potrebbe tradursi in un accumulo pluviometrico significativo, aumentando il rischio di criticità idrogeologiche nelle zone più vulnerabili. La persistenza di condizioni instabili per un periodo prolungato suggerisce un attento monitoraggio della situazione, considerando il potenziale impatto che piogge continue potrebbero avere su fiumi e terreni già saturi.
Il mese di marzo si preannuncia dunque dinamico e imprevedibile, con un’alternanza tra fasi perturbate e possibili incursioni fredde che potrebbero influenzare il clima in modo significativo. La transizione stagionale si prospetta particolarmente movimentata, con la possibilità che la primavera tardi a imporsi definitivamente sul territorio italiano.
Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere l’evoluzione di questa complessa situazione atmosferica, che potrebbe riservare ulteriori sorprese e confermare un andamento meteo caratterizzato da forti contrasti e anomalie rispetto agli standard stagionali.