Massimo Ranieri a Sanremo 2025, mistero sull’occhio rosso: “Sembra un vampiro di Twilight”
Il cantante partenopeo è in gara al Festival con il brano Tra le mani un cuore.

Piccolo giallo nel corso della terza serata del Festival di Sanremo 2025: al momento di cantare la sua Tra le mani un cuore, brano che vede tra gli autori anche Nek e Tiziano Ferro, Massimo Ranieri si è presentato con un vistoso occhio rosso.
Cosa gli sarà successo? Il cantante partenopeo o chi per lui non ha fornito alcuna spiegazione, ma pare gli si sia rotto un capillare. Sui social qualcuno ha ironizzato: “Ranieri è diventato un Cullen“, con riferimento alla saga vampiresca di Twilight. Qualcun altro ha scherzato scrivendo invece: “Dall’occhio nero di Fedez all’occhio rosso di Ranieri”.
Massimo Ranieri: i precedenti a Sanremo
Con Sanremo 2025 Massimo Ranieri arriva a raggiungere le otto partecipazioni in gara: la prima data 1968, quando arrivò 7° col brano Da bambino, mentre l’anno seguente si classificò 10° con Quando l’amore diventa poesia. Dopo una lunga pausa durata per tutti gli anni ’70 e quasi gli interi anni ’80, arriva a ‘fine decennio’ vincendo con uno dei brani più iconici non solo della sua carriera, ma della storia stessa del Festival, ovviamente Perdere l’amore, con cui trionfò al Festival di Sanremo 1988. Tre le partecipazioni alla kermesse canora negli anni ’90: a Sanremo 1992 arrivò 5° con Ti penso – altra hit del suo repertorio -, mentre nel 1995 fu solo 15esimo con La vestaglia, e nel 1997 fu 9°con Ti parlerò d’amore. Torna in gara nel 2022 con Lettera di là dal mare, con cui ha vinto il Premio della Critica Mia Martini. In quell’edizione figurava anche lo storico collega Gianni Morandi, che portava Apri tutte le porte.
Ma Ranieri è stato anche un grande protagonista del Festival come ospite: resta indimenticabile l’ospitata a Sanremo 2023 con Al Bano e Gianni Morandi in una versione ‘pop’ dei 3 tenori entrata di diritto negli annali. A Sanremo 2020, invece, fu ospite per duettare con Tiziano Ferro in Perdere l’amore e presentare l’allora inedito Mia ragione.