Intervista a Silvia Salemi, in gara al San Marino Song Contest 2025

Silvia Salemi, a 22 anni dall’ultima partecipazione al Festival di Sanremo, è in gara al San Marino Song Contest con il brano Coralli.

Intervista a Silvia Salemi, in gara al San Marino Song Contest 2025

Silvia Salemi, come hai deciso di partecipare alla manifestazione e perché hai scelto proprio questo brano?
Avevo questa canzone, Coralli, nel cassetto insieme al mio gruppo di autori e ci siamo detti: “Perché non provarci?”. Il cast è di livello, è una bella occasione, c’è tanto da raccontare e poi… si canta! Quando c’è la possibilità di esibirsi dal vivo, io mi metto sempre alla prova.

Come si sceglie una canzone per un evento così importante?
In realtà è la canzone che sceglie te! A un certo punto ti rendi conto che quel brano è perfetto per una determinata situazione. Coralli vedremo cosa racconterà al pubblico, ma a me ha già detto molto. È una canzone che mi diverto a cantare e non è sempre così: alcuni brani sono più intimisti e li tieni per te. Invece questa è una di quelle che vuoi urlare a squarciagola!

Qual è il tuo rapporto con l’Eurovision Song Contest?
L’Eurovision è una manifestazione incredibile, cresciuta tantissimo nel tempo. Le esibizioni sono spettacolari, penso che ci lavorino per mesi. Gli artisti si impegnano moltissimo sia scenograficamente che visivamente, e poi c’è una risonanza europea enorme. Tutti i paesi partecipano con grande entusiasmo, quindi per un musicista è un evento da apprezzare. A me piacciono sia i contesti più intimi che quelli immensi come l’Eurovision.

Si è parlato molto di Tommy Cash, il rappresentante dell’Estonia, che con la sua canzone scherza sugli stereotipi italiani. Cosa ne pensi di questa scelta?
Non ho seguito la vicenda nei dettagli, ma se il tema è “prendere in giro l’Italia”, posso dire che noi italiani abbiamo tanti cliché e tic, ma siamo anche bravi a non prenderci troppo sul serio. All’estero siamo spesso associati a “pizza e mandolino”, ma sappiamo bene che l’italianità è molto di più: vivere bene, mangiare bene, città d’arte, sole, neve, mare… Abbiamo tutto!

L’Italia è anche Sanremo, dove sei tornata quest’anno. Com’è andata?
Sono stata a Sanremo per presentare il mio vinile, un oggetto meraviglioso che sta tornando molto di moda. Sentivo il bisogno di raccogliere la mia musica in questo formato. Andare a Sanremo è sempre come raggiungere la Mecca per un artista, un passaggio irrinunciabile per una presentazione così. E poi è bello vedere tanti artisti esibirsi sul palco più importante della musica italiana.

La giuria sarà determinante nel contest. Perché dovrebbe votare Coralli?
Chiedetelo alla giuria! (ride) Secondo me, Coralli ha un suono attuale e una tematica eterna: l’amore che va lasciato andare quando fa male. I coralli sono bellissimi, ma devono restare dove sono: dormire sopra i coralli fa male, portarli via fa male… proprio come un amore tossico. Quindi la giuria dovrebbe votare Coralli perché… altrimenti ci rimango male! Ma fate come volete. (sorride)

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