Il ritmo delle cose, Rkomi: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

Testo e significato de 'Il ritmo delle cose' di Rkomi: la canzone di Sanremo 2025 è una riflessione sulla precarietà della vita e delle relazioni, sul caos che governa le nostre esistenze

Feb 13, 2025 - 00:25
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Il ritmo delle cose, Rkomi: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

Rkomi torna in gara al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Il ritmo delle cose” a distanza di qualche anno dalla sua precedente partecipazione con “Insuperabile” (era il 2022).

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Il testo de Il ritmo delle cose di Rkomi

Leggi il testo de Il ritmo delle cose di Rkomi.

Dove sono i soldi adesso
Che sei rimasta sola?
Pornografia ma senza sesso
Effetto senza droga
Dov’è il tuo Dio?
Pensavo poveri poveri noi
Non sono problemi tuoi
Il caos non sciopera mai
Ovunque prende forma
Ultimamente fumo ed esco
Veramente poco
Sto in mutande mentre fisso
Stupidamente il vuoto
Ancora e poi di nuovo
Finché l’alba va via dalla via
Non mi è più chiaro se sia
Musica o burocrazia
Questo caos che forma
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Si può fermare la pioggia
Ma è inutile scomodare i cieli
Se in quelle macchie di Rorschach
Ci vedo cose, le più crudeli
Buttati nel mondo, siamo alla prova
Come si lancia per caso un bouquet da sposa
Esco da un’altra festa, esco dall’algoritmo
Ritrovo la bellezza solo dietro l’imprevisto
È caos che corre
Che lento muore
Il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
Forse solo la stanchezza
Ti porta dentro quella stanza
Che hanno chiamato libertà
Di dire no, di dire basta
Questo casino mi somiglia
È il lato oscuro in piena vista
O è forse merda di un artista
È il ritmo delle cose
Il ritmo che ci muove
Ci corre nella gola
Ci spezza le parole
È il ritmo delle cose
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo
È un moderno decrescendo
È un inferno a fuoco lento
Amore senza sentimento
È un violento decrescendo
E ti stancherai come fai coi vestiti
Mi romperai come i tuoi giochi preferiti
Quante cose distruggiamo costruendo
È un violento decrescendo

Il significato della canzone Il ritmo delle cose di Rkomi

“Il ritmo delle cose” di Rkomi è una canzone che analizza la natura caotica della vita e delle relazioni, descrivendo un senso di alienazione e di insoddisfazione costante. Il testo è ricco di immagini che evocano il disordine interiore e la difficoltà nel trovare un senso stabile nelle cose.

Fin dall’inizio, l’artista dipinge un quadro di solitudine e di vuoto: “Dove sono i soldi adesso che sei rimasta sola?” e “Pornografia ma senza sesso, effetto senza droga“. Questi versi suggeriscono che spesso cerchiamo qualcosa di intenso e significativo, ma finiamo per trovarci con surrogati privi di sostanza.

Il caos è un elemento centrale nel brano: “Il caos non sciopera mai, ovunque prende forma“. È qualcosa di perenne, che condiziona la vita e le relazioni, facendole sembrare un continuo flusso senza controllo. Rkomi esprime anche una sorta di apatia e alienazione, restando fermo in casa, fumando e fissando il vuoto, come se fosse bloccato in un loop senza fine.

Il ritornello introduce l’idea del ritmo delle cose, inteso come un meccanismo inevitabile che governa la vita e le emozioni: “Ci corre nella gola, ci spezza le parole”. Questo ritmo è travolgente e inarrestabile, capace di consumare anche i sentimenti. La relazione viene paragonata a qualcosa di destinato a logorarsi: “E ti stancherai come fai coi vestiti, mi romperai come i tuoi giochi preferiti”.

La frase “Quante cose distruggiamo costruendo, è un violento decrescendo” suggerisce che spesso, nel tentativo di costruire qualcosa di importante, si finisce per rovinarlo. L’ossimoro “violento decrescendo” sottolinea questo processo di logoramento, una distruzione lenta ma inevitabile.

Nella seconda parte del testo della canzone, Rkomi si interroga sul senso del caos e della bellezza imprevista: “Esco da un’altra festa, esco dall’algoritmo, ritrovo la bellezza solo dietro l’imprevisto“. Qui sembra suggerire che la vera autenticità si trova al di fuori degli schemi preimpostati della società e della routine.

La conclusione è amara: “Forse solo la stanchezza ti porta dentro quella stanza che hanno chiamato libertà“. L’idea di libertà appare come una sorta di illusione, un rifugio che in realtà non porta alla felicità. Il caos, alla fine, è qualcosa che caratterizza l’esistenza stessa: “Questo casino mi somiglia”.

In sintesi, “Il ritmo delle cose” è una riflessione sulla precarietà della vita e delle relazioni, sul caos che governa le nostre esistenze e sull’incapacità di trovare stabilità in un mondo che sembra destinato a consumarsi lentamente, in un eterno violento decrescendo.