Edoardo Bennato in onda il racconto della sua storia: Sono solo canzonette
Su Rai1, in prima serata, il racconto della storia di Edoardo Bennato: Sono solo canzonette. Stadio San Siro, 19 luglio 1980. Non era mai successo prima nella storia della musica che un artista si esibisse in 15 stadi di seguito nel giro di un mese. Gianni Minà insegue Edoardo Bennato lungo il tragitto verso il […] L'articolo Edoardo Bennato in onda il racconto della sua storia: Sono solo canzonette proviene da All Music Italia.

Su Rai1, in prima serata, il racconto della storia di Edoardo Bennato: Sono solo canzonette.
Stadio San Siro, 19 luglio 1980. Non era mai successo prima nella storia della musica che un artista si esibisse in 15 stadi di seguito nel giro di un mese.
Gianni Minà insegue Edoardo Bennato lungo il tragitto verso il palco di San Siro nella data conclusiva di questo tour da record .
“Hai paura?”, domanda il giornalista tra i più amati, cronista di vita. “Ho paura che non si divertano e che io non mi diverta”, risponde l’artista, tra i più grandi cantautori di sempre, ribelle e anticonformista, tra i primi a fare del rock in Italia.
Scena successiva. Riflettori accesi, stadio gremito, Bennato imbraccia la chitarra ed emozionato si avvicina al microfono: “Voi mi vedete su un palco, con l’adesione di tanta gente attorno tra gli applausi e pensate che io sia sempre io, in ogni circostanza sicuro di me. Invece vi assicuro, ve lo confesso, ho un sacco di paure, perplessità, di dubbi, né più né meno. Questa è una canzone di speranza”.
E parte L’isola che non c’è.
Inizia così il grande racconto della carriera di Edoardo Bennato nel documentario Sono solo canzonette, presentato da Rai Documentari e Daimon Film, diretto da Stefano Salvati e prodotto da Raffaella Tommasi per Daimon Film, con il sostegno dei Fondi europei della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia-Romagna Film Commission.
Documentario presentato anche al Festival di Sanremo 2025, nella terza serata in cui Edoardo Bennato era l’ospite italiano della serata.
Edoardo Bennato – Sono solo canzonette
Nel lungometraggio che ripercorre le tappe salienti della vita e del percorso artistico di Edoardo Bennato per la prima volta al mondo viene utilizzata l’intelligenza artificiale per ricostruzioni legate al passato in assenza di documentazione visiva.
In Sono solo canzonette si inseriscono le voci di artisti, giornalisti e amici che hanno trovato in lui un punto di riferimento, artistico e ideologico, che riconoscono il valore e il talento di voce e musica fuori dal coro.
In ordine di apparizione: Jovanotti, Paolo Conte, il fratello Eugenio, Carlo Conti, Mogol, Ligabue, Marco Giallini, Max Pezzali, Neri Marcorè, Leonardo Pieraccioni, Clementino, Dori Ghezzi, Alex Britti, Leo Gassmann e gli interventi di Carlo Massarini, Giancarlo Leone, Paolo Giordano e Stefano Mannucci.
Le interviste hanno contribuito a ricostruire non solo la storia dell’artista ma anche gli aspetti culturali degli anni ‘70, ’80 e ‘90, attraverso i suoi testi graffianti, canzonatori, ironici e beffeggianti.
Sono solo canzonette è la storia unica di un giovane che non si è mai arreso e ha continuato a inseguire il suo sogno con la chitarra in mano senza piegarsi a nessuna logica, se non la sua, fino a diventare dopo 10 anni di dinieghi da parte di tutte le case discografiche il numero uno del rock italiano, indiscusso precursore, che ha trascinato con sé gli amici di quartiere.
Ragazzini napoletani che abitavano nel suo stesso palazzo di Bagnoli e che sono rimasti con lui sempre, fino ad oggi: Franco De Lucia, Giorgio Darmanin, Massimo Tassi.
Ognuno di loro ha ricoperto e ricopre ancora oggi un ruolo fondamentale nella carriera di Edoardo, professionisti e amici, che hanno scoperto un lavoro al suo fianco.
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