È una Tap a stelle e strisce. Calicchia: «Sempre al fianco delle adv»

La certezza? La carica dei 101 – il record di voli per gli Usa – e il costante appoggio alle agenzie di viaggi. Il quiz dell’anno? Il Giubileo, of course. Davide Calicchia, market manager di Tap Air Portugal in Italia, si appoggia idealmente alle basi solide della compagnia di bandiera portoghese e prova a leggere la carte di un 2025 che promette bene, ma con un punto interrogativo grande così. Continue reading È una Tap a stelle e strisce. Calicchia: «Sempre al fianco delle adv» at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 12, 2025 - 15:02
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È una Tap a stelle e strisce. Calicchia: «Sempre al fianco delle adv»
È una Tap a stelle e strisce. Calicchia: «Sempre al fianco delle adv»

La certezza? La carica dei 101 – il record di voli per gli Usa – e il costante appoggio alle agenzie di viaggi. Il quiz dell’anno? Il Giubileo, of course. Davide Calicchia, market manager di Tap Air Portugal in Italia, si appoggia idealmente alle basi solide della compagnia di bandiera portoghese e prova a leggere la carte di un 2025 che promette bene, ma con un punto interrogativo grande così.

Prologo: il governo portoghese riceverà due rapporti indipendenti sulla valutazione di Tap Air Portugal entro la metà di marzo, un passo decisivo prima di procedere con la privatizzazione della compagnia  di bandiera lusitana.   In pole Lufthansa – toh, chi si rivede… –  Air France-Klm e Gruppo Iag, Non si tratta di un passaggio banale, ma si vedrà.

Prima le cifre però. Con oltre 16,1 milioni di passeggeri trasportati a livello globale e 1.164.858 sulle rotte italiane nel 2024 Tap si riconferma anche la compagnia aerea più sicura d’Europa nella classifica stilata da Airline Ratings..

I numeri non dicono tutto, ma quasi, vero?

«Beh, è vero e sono stati molto positivi: il 2024 si è chiuso molto bene, d’altronde sono due anni che abbiamo grandi riscontri, quindi l’obiettivo è continuare a mantenere questo trend anche per il 2025. Sarà indubbiamente più difficile, ma ci stiamo lavorando».

Proviamo a scoprire le carte: ecco le novità

«Il Nord Atlantico, dove per la prima volta nella nostra storia le frequenze settimanali che offriremo durante l’estate saranno superiori a quelle che abbiamo sul Brasile, che è il nostro zoccolo duro: 101 voli a settimana, via Lisbona e Oporto, verso gli Stati Uniti e il Canada. Poi c’è la new entry Los Angeles, che dal 4 dicembre sarà aperta alle vendite, con 4 frequenze da Lisbona. Questo chiude il cerchio del nostro network, perché in questo modo abbiamo tutta la California. Dalla parte dell’East Coast Boston, New York, Washington e Miami. E poi c’è Chicago».

Saliamo in Canada allora: Toronto e Montreal.

«Qui operiamo principalmente con il 330900 neo e con il 321 long range, che adesso vogliono tutti. Noi siamo stati fra i primi ad avere questa macchina narrow body. Lisbona parte avvantaggiata, grazie alla sua posizione, quindi ci dà la possibilità di volare sull’East Coast americana e sul nord est del Brasile. Essendo più piccola rispetto al 330 – 176 rispetto a 300 posti – il 321 ci ha permesso di sdoppiare le frequenze. Per cui ora voliamo con due giornalieri e con un leggero aumento di capacità, che ci ha permesso in questi ultimi anni di avere una maggiore offerta, legata a un pricing sempre agguerrito e con grandi numeri di crescita, specie sul Nord Atlantico».

Passando al nostro mercato, sono gli italiani ad amare la Tap o la Tap ad amare gli italiani?

«Il discorso è reciproco. Intanto,  l’operatività di Tap si conferma in linea con quella dello scorso anno, con oltre 100 voli settimanali tra l’Italia e Lisbona. Altro aspetto da non sottovalutare: Lisbona, per la sua posizione è tecnicamente la miglior opzione, pensando soprattutto al numero di frequenze che abbiamo sul Brasile – sono 99 a settimana, con 13 aeroporti diretti  – fare un’Italia-Lisbona-Fortaleza e ritorno – con volo diretto Lisbona-Fortaleza anziché via San Paolo o Rio de Janeiro con qualunque altra compagnia – significa risparmiare quasi un giorno di viaggio fra andata e ritorno. Molti brasiliani volano con noi proprio per la comodità del volo diretto su Lisbona e da lì serviamo oltre 45 città europee  dirette o in codeshare. E proprio con Ita abbiamo voli in codeshare, servizio che ci allarga il network portandoci fino 13 aeroporti domestici, così come loro possono usufruire dei voli in Portogallo».

E ora come la mettiamo con l’ingresso di Ita in Lufthansa? Cambierà qualcosa nei rapporti con Tap?

«Credo di no. Ita farà parte di Star Alliance dal prossimo gennaio e quindi le daremo il nostro benvenuto. Con loro abbiamo un ottimo rapporto e potrà solo migliorare: abbiamo fimrato un accordo interline, ci danno la possibilità di interagire a livello individuale e di gruppi»

Il cielo è costellato di alleanze: qual è il punto di forza di Tap?

«La disponibilità, nel senso che noi siamo forse una delle poche compagni raggiungibili telefonicamente: siamo centralizzati a Lisbona, però il mio team interviene spesso a supporto degli agenti di viaggio qualora ce ne fosse bisogno. E questo è un elemento che il mercato apprezza, rispetto alle agenzie di viaggi: non le abbandoneremo mai, perché per noi rappresentano il 68% del traffico, mentre il 32% dell’indotto che deriva dalle vendite dirette».

Prosegue sereno il volo nel 2025?

«Navigazione tranquilla, anche se affiora un minimo di incertezza: il grande quiz è il Giubileo, che ha un peso molto importante. A Roma avremo 5 voli al giorno con l’arrivo dell’estate (ora sono 4) e in estate torneremo a operarne 102 a settimana. Però saranno tanti i passeggeri a venire in Italia: il Campidoglio prevede 35 milioni di pellegrini contro una media annuale che si attesta sui 12-15. Ci rivediamo a dicembre?».