Doppiaggio con l’IA? Sempre meglio di niente
In un contesto pieno di serie tv non doppiate sulle piattaforme streaming, Prime Video ha annunciato di voler sperimentare quello generato con l'intelligenza artificiale The post Doppiaggio con l’IA? Sempre meglio di niente appeared first on Davide Maggio.

Prime Video ha di recente annunciato di voler sfruttare l’intelligenza artificiale per doppiare film e serie tv che ne sono sprovvisti, con il lancio di un progetto pilota che in prima battuta riguarderà solo dodici titoli, ma che ha già fatto storcere il naso a tanti. Sia per la dubbia qualità del risultato – che tuttavia dovrebbe essere controllato e gestito da esperti – sia per il futuro dei professionisti del settore, che alla lunga potrebbero veder ridotta la loro mole di lavoro.
Andando però ad analizzare il mercato nostrano, paradossalmente l’idea potrebbe tappare grossi e fastidiosi buchi che si sono venuti a creare nelle piattaforme streaming. Tanti, troppi titoli inseriti negli abbonamenti italiani non sono doppiati, il che costringe gli utenti ad usufruire dei sottotitoli nel caso in cui non comprendano la lingua originale. Una pratica che per taluni può risultare scomoda e che non si sposa con il concetto di glocalizzazione che dovrebbe diversificare i vari mercati.
Troppe recenti serie tv sono disponibili in Italia senza doppiaggio
Perchè, se è vero che il doppiaggio è una pratica prevalentemente europea, noi italiani ne abbiamo fatto una vera e propria arte. E per quanto molti utenti preferiscano seguire le serie in lingua originale, il diritto alla scelta in un Paese nel quale il doppiaggio è consuetudine dovrebbe esserci sempre, e non soltanto per emergenza quando un titolo si rivela di successo.
Caso emblematico di questo sfasamento è stato quello della prima stagione di Squid Game, arrivata in Italia con l’audio originale coreano e con i soli doppiaggi in inglese, tedesco, spagnolo e francese: il clamore ottenuto ha costretto Netflix a realizzare anche quello in italiano, benchè con grande ritardo e quando ormai buona parte del pubblico aveva fatto senza (suo malgrado!).
L’episodio non è stato d’insegnamento, perchè ad oggi moltissimi titoli vanno seguiti con i sottotitoli. E’ il caso, tanto per fare esempi recenti, di Deli Boys ed Interior Chinatown su Disney+, di Su Majestad, Settle Down e Clean Slate su Prime Video, di Benvenuti in Famiglia e di numerose serie coreane su Netflix, tra le quali l’eccentrica ed originale A Virtuous Business.
Ovviamente sarebbe sempre preferibile che il doppiaggio fosse fatto a dovere, ma considerati i casi nei quali si rivela comunque piatto e incolore – come in Medusa – forse l’idea dell’Intelligenza Artificale non è da buttar via. Per concedere a chi paga l’agognata e non rispettata libertà di decidere come gustarsi una serie.
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