Damiano David a Sanremo 2025 canta Felicità; sul palco Alessandro Borghi e il nipote Vittorio (che si commuove)- Foto e video
Un'esibizione toccante, con il piccolo Vittorio che non ha retto l'emozione e si è messo a piangere commosso, ottenendo uno sbuffetto da Carlo Conti

Un’apertura della seconda serata del Festival di Sanremo 2025 in bianco e nero, all’insegna della classe e di un’interpretazione da grandi occasioni: Damiano David, sul palco del Teatro Ariston, ha cantato il brano “Felicità” di Lucio Dalla, del 1988, accompagnato sullo sfondo (a sorpresa) da due presenze.
Damiano David canta Felicità
Performance estremamente semplice, quella di David. Accompagnato da luci bianche che hanno favorito l’effetto bianco e nero visto in tv, il cantante romano è rimasto al centro del palco per tutta la durata del brano, lasciando che fosse la regia ad accompagnare l’esibizione e i suoi vari momenti.
Sullo sfondo, poi, si sono viste due persone, un uomo e un bambino, sedute su una panchina. Ecco la sorpresa: l’uomo è Alessandro Borghi, che sussurra al bambino (Vittorio Bombicini) le stesse parole cantate da David. Quindi, alzatisi, si sono posizionati sempre sullo sfondo ma ai lati del cantante, accompagnandolo così fino alla fine dell’esibizione.
Alessandro Borghi a Sanremo 2025
La presenza di Borghi a Sanremo non era stata annunciata, e si è rivelata essere la sorpresa che David aveva anticipato durante la conferenza stampa. Dopo che Carlo Conti gli ha ricordato di essere abituato a vederlo nelle cerimonie cinematografiche come i David di Donatello, Borghi ha speso alcune parole sul brano appena sentito:
“Sono felicemente ospite. Ringrazio Damiano per l’invito. La canzone è stupenda e mi ha dato la possibilità di assistere dal vivo al suo talento. Abbiamo pensato che Vittorio fosse la persona giusta per rappresentare il passaggio dallo stato di sonnolenza alla felicità. Questa canzone è avvero dedicata ai giovani, ai giovanissimi”.
La commozione di Vittorio Bonvicini
Particolarmente emozionante il momento in cui il piccolo Vittorio Bonvicini, nipote di Borghi, si è commosso sul palco, non reggendo l’emozione di essere a Sanremo e mettendosi a piangere a fine esibizione. Per loro, l’applauso di Damiano David, l’abbraccio di Borghi e uno sbuffetto da parte di Conti, oltre all’applauso del pubblico.
Il testo di Felicità di Lucio Dalla
“Felicità”, del 1988, è stata scritta da Lucio Dalla e Mauro Malavasi e cantata da Lucio Dalla all’interno dell’album “Dalla/Morandi”. Il brano è un inno alla felicità, raccontata come se fosse la destinazione di un viaggio in treno di un passeggero notturno, che però non scende alla stazione.
Se tutte le stelle del mondo
A un certo momento
Venissero giù
Tutta una serie di astri
Di polvere bianca scaricata dal cielo
Ma il cielo senza i suoi occhi
Non brillerebbe più
Se tutta la gente del mondo
Senza nessuna ragione
Alzasse la testa
E volasse su
Senza il loro casino
Quel doloroso rumore
La terra povero cuore
Non batterebbe più
Mi manca sempre l’elastico
Per tener su le mutande
Così che le mutande
Al momento più bello mi vanno giù
Come un sogno finito
Magari un sogno importante
Un amico tradito
Anch’io sono stato tradito
Ma non m’importa più
Tra il buio del cielo
Le teste pelate bianche
Le nostre parole si muovono stanche
Non ci capiamo più
Ma io ho voglia di parlare
Di stare ad ascoltare
Di continuare a far l’asino
Di comportarmi male
Per poi non farlo più
Ah felicità
Su quale treno della notte viaggerai
Lo so
Che passerai
Ma come sempre in fretta
Non ti fermi mai
Si tratterebbe di nuotare
Prendendola con calma
Farsi trasportare
Dentro a due occhi grandi
Magari blu
E per dovermi liberare
Attraversare un mare medioevale
Guardare contro un drago strabico
Ma, di draghi, baby
Non ce ne sono più
Forse per questo i sogni
Sono così pallidi e bianchi
E rimbalzano stanchi
Tra le antenne lesse
Delle varie tv
E ci ritornano in casa
Portati da signori eleganti
Sì sì che parlano
Tutti quanti che applaudono
Non ne vogliamo più
Ma se questo mondo
È un mondo di cartone
Allora per essere felici
Basta un niente, magari una canzone
O chi lo sa
Se no, sarebbe il caso
Di provare a chiudere gli occhi
E poi anche quando hai chiuso gli occhi
Chissà cosa sarà
Ah felicità
Su quale treno della notte viaggerai
Lo so
Che passerai
Ma come sempre in fretta
Non ti fermi mai
Ah felicità
Su quale treno della notte viaggerai
Lo so
Che passerai
Ma come sempre in fretta
Non ti fermi mai
Ah felicità
Su quale treno della notte viaggerai
Lo so
Che passerai
Ma come sempre in fretta
Non ti fermi mai