Cristiano De André: “Vorrei partecipare al prossimo Sanremo”

Cristiano De André torna in tour nei teatri con lo spettacolo De André canta De André, un omaggio alla musica del padre Fabrizio, e si prepara a un possibile ritorno al Festival di Sanremo…

Dal 2009 il cantautore interpreta in concerto le canzoni del padre, con nuovi arrangiamenti che spaziano dal rock al progressive. “Ovviamente ho timore io per primo a metterci mano, ci vogliono tatto e delicatezza”, racconta. Il legame con la musica di Faber è profondo, quasi naturale: “Dopo averne riarrangiate circa quaranta, le sento anche un po’ mie. Alcune le ho viste nascere in diretta”.

Spiega Cristiano a Today.

A Sanremo 2025, Cristiano De André ha interpretato Crêuza de mä con Bresh, un’esibizione diventata virale. “Non me lo aspettavo affatto. Probabilmente l’arrangiamento con l’orchestra ha fatto il suo, ma è una canzone speciale: emoziona anche chi non conosce il genovese”. Per lui, Bresh è “un bravo ragazzo, erede della scuola dei cantautori di Genova. Mi sono trovato benissimo. L’uso che fa della lingua italiana e in generale il suo rap sono all’altezza del passato”.

Sulla scena musicale italiana, si dice ottimista: “Ho visto proposte interessanti. Mi sono piaciuti Willie Peyote, Brunori Sas e ovviamente Lucio Corsi”. Anche il Festival di Sanremo, a suo dire, è in ripresa: “Ora mi è sembrato in ripresa e sono sicuro che già dall’anno prossimo si vedranno risultati ancora migliori”.

Essere figlio di Fabrizio De André non è stato facile. “Me l’hanno fatto pesare, e tanto. Specie agli inizi è stato difficile, poi ho imparato a fregarmene dei giudizi, degli inevitabili confronti, delle aspettative. Ma è l’unica via, altrimenti si impazzisce”. Suo padre, per proteggerlo, avrebbe voluto che facesse il veterinario: “Ma ho vinto io, alla fine amavo la musica e ho fatto questo. Oggi non ho rimpianti”.

Oltre a reinterpretare il repertorio di Faber, Cristiano De André sta lavorando a nuova musica: “Dopo l’estate mi presenterò da Carlo Conti con un pezzo: vorrei partecipare al prossimo Sanremo”.

Secondo Cristiano, l’Italia non ha ancora pienamente compreso il messaggio di Fabrizio De André: “Il suo canzoniere ha un risvolto pratico. Sono un invito a prendersi cura degli ultimi, dei dimenticati. E un invito al dialogo. Mio padre voleva un mondo migliore di quello in cui viveva e senz’altro anche di questo, in cui suona ancor più eretico”. Per lui, il rischio è che si celebri la figura di De André senza ascoltarne davvero le parole: “Ha poco senso riempirsi la bocca di De André se poi non si dà ascolto al prossimo”.

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