Brunori Sas e il divertente aneddoto su Tony Effe: “Speravo in una rissa, ma…”

Tra ironia tagliente e autoironia pungente, Brunori Sas si conferma una delle figure più brillanti di Sanremo 2025. Non solo ha conquistato il terzo posto con L’albero delle noci, ma ha anche regalato momenti esilaranti, come il suo racconto a Propaganda Live.

Intervistato da Diego Bianchi, il cantautore ha scherzato sulla sua mancata vittoria:

“Per le ragioni che storicamente hanno portato la Sinistra a essere sempre dalla parte degli sconfitti: ci sentiamo vicini al popolo, ma allo stesso tempo il popolo ci fa schifo. Tutti, tranne le signore alle transenne”.

Brunori ha poi raccontato la sua esperienza nel dietro le quinte del Festival, tra attese interminabili e momenti surreali:

“Ho capito che il problema è che sto sempre in Calabria nel paesello, questa cosa è stata una botta di vita. Una sorta di crisi di mezza età di una settimana”.

“Prima del Green Carpet ci hanno tenuti in una sala d’attesa per un’ora. Da una parte ti ergono a divinità, dall’altra ti mettono in una sorta di castigo continuo. A un certo punto quelli della Rai ci hanno detto di stare in silenzio, come a scuola”.

Uno dei momenti più esilaranti è stato il suo incontro con Tony Effe, che il cantautore calabrese immaginava come occasione di confronto “fisico” tra generi musicali diversi:

“Non si è mai creato, che so, un confronto tra il rapper e il cantautore. Io con Tony Effe speravo in una rissa. Da quattro mesi faccio pugilato, già mi sento pugile”.

Ma il rapper ha sorpreso tutti con una gaffe memorabile:

“Al primo incontro alle prove, ho parlato con Tony Effe per mezz’ora di pugilato. Poi lui è salito in camera e ha detto al suo manager: ‘È simpatico il direttore d’orchestra’. Penso che mi abbia preso per Beppe Vessicchio”.

Un Sanremo da ricordare, insomma, tra canzoni, risate e scambi di persona inaspettati.

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