Rose Villain racconta il viaggio cosmico di “Radio Vega”
Arriva venerdì il tanto atteso capitolo conclusivo della trilogia che ha conquistato tutti negli ultimi anni: "Radio Vega", il nuovo album di Rose Villain L'articolo Rose Villain racconta il viaggio cosmico di “Radio Vega” proviene da imusicfun.

Arriva venerdì il tanto atteso capitolo conclusivo della trilogia che ha conquistato tutti negli ultimi anni: “Radio Vega” (Warner Music Italy), il nuovo album di Rose Villain, sarà fuori ovunque il 14 marzo. Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.
Un viaggio cosmico, di cui l’artista ama definirsi un’esploratrice, per superare i confini terreni e abbracciare l’arte in tutte le sue forme.
La costellazione della Lira, illuminata dalla splendida stella Vega, non è solo un punto di riferimento nel cielo, ma è soprattutto simbolo dell’amore sofferto tra Euridice e Orfeo, che porterà quest’ultimo, dopo la morte della sua amata, a passare tutta la vita a suonare canzoni tristi. Un concetto che ha ispirato profondamente Rose Villain, come lei stessa racconta:
“Mi piaceva l’idea che io fossi Orfeo. Una visione moderna di una storia d’amore classica e tragica. Nel disco ci sono 13 canzoni che amo tantissimo, ma in particolare ce n’è una che è la mia preferita di sempre!”
L’album, composto da 13 brani sotto la direzione artistica di Sixpm, completa la “Radio Trilogy” e vede la partecipazione di Guè, Lazza, Geolier, Chiello e Fabri Fibra, artisti con cui Rose condivide un forte legame artistico e personale. Qui la tracklist.
Sixpm racconta il momento in cui è nata l’idea del concept dell’album: “È nata a New York, il luogo che ci dà più energia artistica. Lei ha dei momenti in cui si chiude e sceglie le persone con cui collaborare. Una mattina mi sono svegliato e lei ha detto che aveva avuto un’idea: Orfeo e Euridice.“
Rose Villain si esprime senza filtri, anche sul suo ruolo.
“Da artista, per me la musica deve essere al centro. Io non vivo pensando quanto sono bella, ma penso a fare la musica. Il pop è bellissimo perché fa arrivare a più persone possibili. Il pop femminile è sottovalutato. Quando dico le mie idee non sempre sono apprezzata. Si perde il focus sulla mia identità artistica. Io sono un’artista e amo le mie canzoni.”
Sixpm aggiunge: “Non ho mai pensato che una donna potesse avere idee più deboli. Quando sono in studio penso solo a fare musica, non altro. Noi scriviamo pezzi in maniera naturale, anche solo con la chitarra. Non esiste maschile e femminile.”
Un tema centrale in “Radio Vega” è anche l’immagine della donna nell’era dei social media. Rose non si tira indietro nel commentare la pressione degli standard estetici imposti dalla società:
“I social hanno settato degli standard di vita non realistici. Siamo persi in questo calderone, ma possiamo ribellarci. Io per esempio canto anche delle mie insicurezze. Dovremmo accettarci più per come siamo.”
Sulla collaborazione con Guè, Rose rivela: “Abbiamo tante idee insieme… Sono tante e sfaccettate. Prima o poi faremo un joint album. Leggiamo gli stessi libri, guardiamo gli stessi film.”
Parlando di Geolier: “Sono una sua fan sfegatata. Lui è un poeta incredibile. È fantastico. La persona è più grande dell’artista. Lui è una leggenda ed è uno dei più forti della sua generazione. Quando siamo insieme non riusciamo a non scrivere una canzone.”
Chiello è un altro artista con cui Rose sente una connessione speciale: “Sono sua fan sfegatata. L’Italia deve sapere che artista abbiamo tra le mani. Devono saperlo tutti. ‘Lacrimogeni’ è un brano che è nato in studio, in un momento in cui c’era una magia unica.”
E su Fabri Fibra: “È il mio brontolone preferito. È un’istituzione e ha tante cose da dire.”
Infine, Rose accenna al futuro e ai progetti in arrivo: “Non voglio spoilerare niente perché sarà bellissimo ed emozionante. Vorrei acqua, luce, le intemperie meteorologiche. Sono stata al Louvre perché amo l’arte a 360 gradi. Un libro? Ci sto lavorando, ma chissà…”
“Radio Vega” è un viaggio nell’universo musicale di Rose Villain, che con questo disco conferma il suo status di artista innovativa e poliedrica, capace di spaziare tra generi e influenze mantenendo sempre una forte identità personale.
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