Meteo: troppo caldo, temperature eccezionali in quota, preoccupante anomalia

La settimana in corso sarà caratterizzata da un’eccezionale ondata di caldo anomalo, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali. Il meteo offrirà un autentico anticipo di primavera, con valori termici che normalmente si registrano solo verso la fine di aprile. Il responsabile di questa situazione è un’estesa alta pressione di matrice sub-tropicale, che […] Meteo: troppo caldo, temperature eccezionali in quota, preoccupante anomalia

Mar 4, 2025 - 19:37
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Meteo: troppo caldo, temperature eccezionali in quota, preoccupante anomalia

La settimana in corso sarà caratterizzata da un’eccezionale ondata di caldo anomalo, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali. Il meteo offrirà un autentico anticipo di primavera, con valori termici che normalmente si registrano solo verso la fine di aprile. Il responsabile di questa situazione è un’estesa alta pressione di matrice sub-tropicale, che si è espansa su gran parte dell’Europa centro-occidentale.

Questa configurazione atmosferica impedirà l’arrivo di perturbazioni atlantiche e bloccherà le correnti fredde provenienti dal Polo Nord, mantenendo condizioni di stabilità atmosferica per diversi giorni. Tuttavia, se da un lato il clima mite e i cieli sereni renderanno la settimana particolarmente piacevole, dall’altro questo riscaldamento in quota rappresenta una pessima notizia per l’equilibrio climatico e per i ghiacciai, sempre più in sofferenza.

 

Temperature ben oltre la media

Le temperature continueranno a salire gradualmente, con picchi che potranno raggiungere e superare i 22-23°C. Le aree più colpite da questa anomalia saranno il Nord Italia, il versante adriatico e la Sardegna, dove l’assenza di precipitazioni e il costante afflusso di aria calda determineranno anomalie termiche di 7-8°C oltre la norma.

Nelle principali città del Nord, come Milano, Bologna e Torino, si toccheranno temperature comprese tra i 18 e i 21°C, mentre al Centro-Sud si potranno raggiungere punte di 23-24°C, specialmente nelle aree interne lontane dall’influenza del mare ancora freddo.

 

Il picco del caldo anomalo

Il massimo di questa fase di caldo fuori stagione è previsto tra mercoledì 5 e giovedì 6 marzo, quando il meteo assumerà caratteristiche quasi estive. Città come Roma, Firenze e Bologna vedranno le massime stabilizzarsi tra i 18 e i 20°C, mentre nelle regioni meridionali si potrebbero registrare valori ancora più elevati, con punte di 24°C in alcune località della Puglia, della Sicilia e della Sardegna.

Questa situazione avrà conseguenze non solo al suolo, ma anche in quota, dove l’anomalia termica sarà ancora più marcata. Il riscaldamento anomalo in alta montagna è particolarmente preoccupante: le temperature elevate accelereranno il processo di fusione dei ghiacciai alpini, già in forte difficoltà dopo inverni sempre più avari di nevicate abbondanti.

 

Il cambiamento in arrivo

Nonostante la persistenza dell’anticiclone, questa fase di stabilità atmosferica non durerà a lungo. Verso la fine della settimana, le proiezioni meteorologiche indicano un possibile cambio di scenario. Un’area di bassa pressione in arrivo dal Nord Atlantico potrebbe scalfire il dominio dell’alta pressione, favorendo il ritorno delle perturbazioni sul Mediterraneo.

Già nel secondo weekend di marzo si potrebbe assistere a un progressivo aumento della copertura nuvolosa e a un calo delle temperature, più evidente al Nord e lungo l’Appennino. Il ritorno di aria più fresca potrebbe riportare i valori termici più vicini alle medie stagionali, ponendo fine a questa fase insolitamente mite.

 

Rischio maltempo e instabilità a lungo termine

Se questa evoluzione troverà conferma, il ritorno delle perturbazioni atlantiche potrebbe riportare anche piogge e temporali intensi su diverse regioni italiane. L’interazione tra l’aria più fredda in arrivo e la massa d’aria calda accumulata nei giorni precedenti potrebbe generare una nuova fase di instabilità atmosferica, con precipitazioni diffuse e un possibile rinforzo dei venti.

Le attuali proiezioni meteorologiche suggeriscono inoltre che la seconda metà di marzo potrebbe essere caratterizzata da un’ulteriore alternanza tra fasi miti e ondate di maltempo, rendendo il meteo particolarmente dinamico e imprevedibile.

Sebbene le temperature elevate possano sembrare piacevoli, il vero problema si manifesta in quota, dove il caldo anomalo rappresenta un duro colpo per i ghiacciai, sempre più vicini a un punto di non ritorno.

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