L’iPhone 16e affronta la sua prima prova di benchmark
Secondo quanto rivelato recentemente, il chip A18 che alimenta l’iPhone 16e non è lo stesso chipset presente nei più costosi iPhone 16 e iPhone 16 Plus, in quanto Apple ha adottato un approccio ben noto nel settore, chiamato chip-binning. Per questo motivo il SoC presenta una GPU a 4 core invece della configurazione a 5 […] L'articolo L’iPhone 16e affronta la sua prima prova di benchmark proviene da Vgmag.it.


Secondo quanto rivelato recentemente, il chip A18 che alimenta l’iPhone 16e non è lo stesso chipset presente nei più costosi iPhone 16 e iPhone 16 Plus, in quanto Apple ha adottato un approccio ben noto nel settore, chiamato chip-binning. Per questo motivo il SoC presenta una GPU a 4 core invece della configurazione a 5 core presente nell’altra versione. Come si può intuire, questa differenza ha un impatto sulle prestazioni grafiche: l’ultimo benchmark ha rivelato che il portatile da 599 dollari di Apple ottiene un punteggio inferiore del 15%. Sebbene tutti coloro che desiderano mettere le mani sull’iPhone 16e saranno lieti di apprendere che Apple non ha ridotto il numero di core della CPU sull’A18 e ha dotato il dispositivo di 8 GB di RAM per renderlo idoneo all’esecuzione di funzioni di intelligenza artificiale generativa sul dispositivo, il compromesso fatto riguarda il numero di core della GPU. Con la configurazione a 4 core, l’iPhone 16e ottiene un punteggio di 24.188 in Geekbench 6 Metal.
Per quanto riguarda i risultati di questa variante di A18 rispetto a quella che alimenta l’iPhone 16 e l’iPhone 16 Plus, il confronto dei punteggi mostra che un core GPU in meno può influire negativamente sul punteggio di circa il 15%, almeno in questo test. Dobbiamo ancora vedere come si comporta il dispositivo in una serie di altri benchmark sintetici e reali, per non parlare delle prestazioni di gioco, quindi Geekbench 6 Metal potrebbe non mostrare il quadro completo.
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