Gigi D’Alessio contro l’Intelligenza Artificiale nella musica
Gigi D’Alessio durante un incontro in veste di rappresentante dell’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha espresso forti preoccupazioni sull’impatto dell'Intelligenza Artificiale nella musica L'articolo Gigi D’Alessio contro l’Intelligenza Artificiale nella musica proviene da imusicfun.

L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il mondo della musica, ma non tutti vedono questa trasformazione come un’opportunità; tra le voci più critiche c’è Gigi D’Alessio, che durante un incontro in veste di rappresentante dell’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha espresso forti preoccupazioni sull’impatto della tecnologia nel settore musicale.
Gigi D’Alessio non usa mezzi termini nel descrivere i pericoli legati all’uso dell’Intelligenza Artificiale nella composizione musicale:
“L’Intelligenza Artificiale, se non regolata, invece di un’opportunità può diventare una minaccia per gli artisti e soprattutto facilitare la vita a chi non sa fare nulla. Per chi ha studiato musica, per chi ha fatto tanti sacrifici su uno strumento è terribile vedere tutto questo svanire perché c’è una tecnologia che addirittura permette di clonarti. E lo fa attraverso quello che qualcuno ha inserito di te, perché l’Intelligenza non è creativa: prende sempre le tue ricette, le mescola e tira fuori qualcosa. Ma se si va avanti così perderemo proprio la creatività umana. Perderemo il cuore delle canzoni. Saranno le macchine a comandare e le macchine, come si sa, non hanno cuore.”
A rendere ancora più forte il suo attacco è una rivelazione che riguarda il Festival di Sanremo. Il cantautore napoletano afferma che alcune canzoni presentate alla kermesse potrebbero essere state realizzate con il supporto dell’Intelligenza Artificiale.
“C’era qualche canzone fatta con l’Intelligenza Artificiale: è importante che l’Europa agisca, perché la musica dà da mangiare a tante persone e tante famiglie. E se noi cominciamo a far lavorare soltanto le macchine, le persone non serviranno più a nulla.”
Gigi D’Alessio si fa portavoce di una battaglia in difesa della musica creata dall’uomo, con passione e dedizione:
“A me basta lo strumento e sono orgoglioso di aver studiato, perché è dai nostri padri che la musica è nata e adesso non può diventare una macchina. Bisogna sentire le emozioni, sentire i tasti sotto le dita per tirare fuori veramente quello che hai dentro, scriverlo su un pezzo di carta e poi cantarlo a milioni di persone: quella è la vera soddisfazione.”
Le dichiarazioni di D’Alessio si inseriscono in un dibattito sempre più acceso sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’arte e nella musica. Se da un lato la tecnologia può offrire strumenti innovativi, dall’altro rischia di mettere in crisi un’industria basata sulla creatività umana. La battaglia per regolamentarne l’uso è appena iniziata.
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