Capitanio (Agcom): «I pirati saccheggiano Mare Fuori ma su RaiPlay è gratuita!»

La pirateria digitale nasconde un lato oscuro che va ben oltre la semplice distribuzione illegale di contenuti. Ne abbiamo la prova concreta con il caso denunciato recentemente dal commissario Agcom Massimiliano Capitanio riguardo "Mare Fuori". La popolare serie, già disponibile gratuitamente su RaiPlay, viene offerta ovviamente in forma non legale anche su un portale pirata. Il paradosso? Google posiziona questo sito illegale ai primi posti nelle ricerche "mare fuori streaming" e, cosa ancora più grave, lo promuove come prima app nella categoria "film in streaming" sul suo store. Si tratta di una trappola studiata nei minimi dettagli. I criminali informatici usano contenuti popolari come esca per attirare vittime ignare. Una volta che l'utente accede al sito o scarica l'app, viene reindirizzato verso portali progettati per diffondere malware e rubare dati sensibili: coordinate bancarie, numeri di carte di credito e altri elementi della propria identità digitale. "L'entrata è libera, ma l'uscita è d'obbligo", scriveva

Mar 14, 2025 - 07:30
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Capitanio (Agcom): «I pirati saccheggiano Mare Fuori ma su RaiPlay è gratuita!»
La pirateria digitale nasconde un lato oscuro che va ben oltre la semplice distribuzione illegale di contenuti. Ne abbiamo la prova concreta con il caso denunciato recentemente dal commissario Agcom Massimiliano Capitanio riguardo "Mare Fuori". La popolare serie, già disponibile gratuitamente su RaiPlay, viene offerta ovviamente in forma non legale anche su un portale pirata. Il paradosso? Google posiziona questo sito illegale ai primi posti nelle ricerche "mare fuori streaming" e, cosa ancora più grave, lo promuove come prima app nella categoria "film in streaming" sul suo store. Si tratta di una trappola studiata nei minimi dettagli. I criminali informatici usano contenuti popolari come esca per attirare vittime ignare. Una volta che l'utente accede al sito o scarica l'app, viene reindirizzato verso portali progettati per diffondere malware e rubare dati sensibili: coordinate bancarie, numeri di carte di credito e altri elementi della propria identità digitale. "L'entrata è libera, ma l'uscita è d'obbligo", scriveva