Bandiera gialla non smetterà di sventolare: addio a Gianni Pettenati

Addio a Gianni Pettenati, la voce di Bandiera gialla si spegne a 79 anni. Il mondo della musica italiana dice addio a Gianni Pettenati, storico interprete di Bandiera gialla, una delle canzoni simbolo degli anni ’60. Il cantante si è spento nella sua casa di Albenga (Savona) all’età di 79 anni, circondato dall’affetto della sua […] L'articolo Bandiera gialla non smetterà di sventolare: addio a Gianni Pettenati proviene da All Music Italia.

Feb 23, 2025 - 15:23
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Bandiera gialla non smetterà di sventolare: addio a Gianni Pettenati

Addio a Gianni Pettenati, la voce di Bandiera gialla si spegne a 79 anni.

Il mondo della musica italiana dice addio a Gianni Pettenati, storico interprete di Bandiera gialla, una delle canzoni simbolo degli anni ’60. Il cantante si è spento nella sua casa di Albenga (Savona) all’età di 79 anni, circondato dall’affetto della sua famiglia. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia Maria Laura con un messaggio sui social:

Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata.

Un addio che lascia un vuoto nella storia della musica leggera italiana.

Gianni Pettenati e il successo di “Bandiera gialla”

Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Gianni Pettenati ha esordito nel mondo della musica nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria. Il suo primo 45 giri fu Come una pietra che rotola, versione italiana di Like a Rolling Stone di Bob Dylan.

Ma il successo arrivò nel 1966 con Bandiera gialla, cover di The Pied Piper, che divenne un vero e proprio inno generazionale. Il brano, insieme all’omonimo programma radiofonico, segnò la cultura musicale italiana degli anni ’60, portando il beat nelle case degli italiani e consacrando Pettenati come una delle voci più iconiche dell’epoca.

Tra i suoi altri successi si ricordano:

  • Il superuomo (Sunshine Superman di Donovan)
  • Puoi farmi piangere (I Put a Spell on You di Screamin’ Jay Hawkins)
  • La rivoluzione (Sanremo 1967)
  • Io credo in te (Un disco per l’estate 1967)
  • Un cavallo e una testa, scritta da Paolo Conte
  • La tramontana, con cui arrivò in finale a Sanremo 1968 insieme ad Antoine
  • Caldo caldo
  • Cin cin
  • I tuoi capricci

Negli anni successivi, Gianni Pettenati continuò la sua carriera nel mondo della musica, collaborando con importanti autori e sperimentando nuove sonorità, senza mai abbandonare il suo spirito artistico.

Oltre la musica: scrittore e critico musicale

Gianni Pettenati non fu solo un cantante, ma anche un profondo conoscitore della musica italiana. Critico musicale e autore, scrisse diversi libri sulla storia della canzone italiana, tra cui:

  • Quelli eran giorni – 30 anni di canzoni italiane (con Red Ronnie)
  • Gli anni ’60 in America
  • Mina come sono
  • Io Renato Zero
  • Alice se ne va

Nel 2018 gli fu riconosciuta la Legge Bacchelli, un assegno vitalizio per personalità di spicco della cultura italiana che si trovano in difficoltà economica.

Gianni Pettenati lascia un’eredità musicale che ha segnato un’epoca. Con la sua voce e la sua passione ha raccontato gli anni ’60 con energia e spensieratezza, diventando un punto di riferimento per intere generazioni.

Le sue canzoni, in particolare Bandiera gialla, continueranno a risuonare nelle serate revival, nei karaoke e nei ricordi di chi ha vissuto la grande stagione del beat italiano.

Ciao Gianni, e ricorda… finchè vedrai sventolar bandiera gialla, tu saprai che qui si balla…

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