Achille Lauro e l’Eurovision: “Ho speso 400.000 euro in 20 minuti”
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Achille Lauro ha raccontato la sua esperienza all’Eurovision 2022, quando rappresentò San Marino con il brano Stripper, durante il podcast musicale Pezzi, condotto dai giornalisti Luca Dondoni, Andrea Laffranchi e Paolo Giordano. Nell’intervista, l’artista, settimo classificato a Sanremo 2025, ha rivelato alcuni retroscena sulla sua partecipazione, a partire dalla decisione di prendere parte alla competizione attraverso il concorso Una Voce per San Marino.
Con il suo consueto spirito ironico, Lauro ha inizialmente scherzato sulle motivazioni della sua partecipazione: “L’Eurovision per San Marino? Ci sono andato perché volevo hackerare il sistema”. Ma dietro la battuta, si nascondeva un progetto ben preciso, nato da un’opportunità inattesa: “Mi è capitata l’occasione, me l’hanno proposto e io, che sono un pazzo fatalista, ho detto: questo è un segno del destino”.
Se per i rappresentanti dell’Italia – così come per quelli di altri Paesi “Big 5” – i costi di partecipazione sono coperti dalle emittenti televisive, la situazione è molto diversa per Stati più piccoli come San Marino, dove gli artisti devono finanziare direttamente la propria avventura.
Lauro ha raccontato senza mezzi termini quanto abbia investito nella competizione: “Mi sono bruciato l’equivalente di un appartamento: 400.000 euro in 20 minuti”. Un importo ben al di sopra della media delle partecipazioni sammarinesi, che tuttavia un artista del suo calibro poteva permettersi.
Tra le spese affrontate, c’erano anche i costi per la messa in scena: all’Eurovision, infatti, gli effetti speciali e la scenografia vanno selezionati da un vero e proprio “listino prezzi” fornito dall’EBU, l’ente organizzatore. “Ho visto quello che c’era scritto e ho detto: voglio tutto, ho segnato tutto”, ha raccontato Lauro, confermando di aver puntato su un’esibizione spettacolare senza badare a spese.
Il caso di Achille Lauro per l’Eurovision 2022 non è isolato: per molte nazioni con risorse limitate, la partecipazione all’Eurovision è spesso finanziata direttamente dagli artisti o da sponsor privati. In passato, altri concorrenti hanno dovuto sostenere spese simili.
Nonostante l’elevato investimento, per molti partecipare all’Eurovision rappresenta un’opportunità promozionale unica, capace di dare una svolta alla carriera artistica. E, nel caso di Lauro, è stata una scommessa presa con il suo inconfondibile spirito audace: “L’avevo preso come un segno del destino”.
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